L-estrusore
Innovazione:
– estrusore degasatore, evita le bolle d’aria nell’impasto
– controllo dell’estrusione con possibilità di retrazione
– moltiplicatore della pressione in uscita a vite fino a 40 bar
Si chiama LDM (liquid deposition modeling) WASP Extruder il nuovo estrusore per materiali ceramici che può essere adattato e montato sulla gran parte delle stampanti esistenti in commercio.
WASP concentra da sempre il proprio lavoro sullo sviluppo di sistemi di stampa 3d che consentano l’utilizzo di materiali funzionali come l’argilla, la porcellana, l’allumina, lo zirconio e i ceramici avanzati, per favorire l’artigianato digitale e l’autoproduzione. Con questo nuovo prodotto WASP decide di promuovere l’uso di materiali ceramici nel mondo della stampa 3d.
Dopo avere sperimentato tutte le possibili combinazioni tra pressione, ugelli e materiali, nel corso di circa due anni WASP ha messo a punto un primo estrusore capace di interrompere e riprendere il flusso di estrusione.
Il nuovo LDM WASP Extruder, con kit argilla, arriva ad una precisione del tutto simile a quella degli estrusori di polimeri termoplastici grazie all’unione di un estrusore a vite e di uno a pressione. Con questa tecnologia è possibile gestire con esattezza il flusso del materiale in uscita fino all’utilizzo della retraction per interrompere la deposizione.
L’adattabilità ad altre macchine
Dopo aver stampato la cover di supporto che consente di adattarlo ad altre stampanti 3D –i cui file sorgente sono scaricabili sul sito WASP- il montaggio dell’estrusore LDM di WASP su altre macchine è molto semplice: è sufficiente collegare l’estrusore al posto del consueto tirafilo e settare il valore di E in “numero di passi per millimetro” a 400. Queste impostazioni vengono fornite tramite i principali software di slicing, Slic3r o Cura.