GUIDA AI MATERIALI - IL PLA
COS'É IL PLA?
Il PLA, anche noto come Acido Polilattico o Polilattide, è ottenuto a partire da materiali grezzi rinnovabili e naturali come il mais. L’amido (glucosio) è estratto dalle piante e convertito in destrosio tramite l’aggiunta di enzimi. Questo, fermentato da microorganismi in acido lattico, a sua volta viene trasformato in polilattide. La polimerizzazione produce lunghe sequenze molecolari le cui proprietà, per quanto di derivazione differente, assomigliano a quelle dei polimeri a base di petrolio.
LA QUESTIONE ETICA
Il PLA puro è prodotto solo da materie prime rinnovabili e non partendo da materiali grezzi fossili, come nel caso dell’ABS. Se si considera che il petrolio è una risorsa finita, questo è molto positivo. Eppure, sorge una questione etica: è giusto produrre plastica dal cibo, con la popolazione mondiale in continua crescita ed le richieste di cibo sempre maggiori? Jan-Peter Willie commenta: “Per produrre 1 kg di PLA occorrono 2,65 kg di mais. Poiché vengono prodotti 270 milioni di tonnellate di plastica ogni anno, sostituendo la plastica tradizionale con PLA derivato dal mais se ne rimuoverebbero 715,5 milioni di tonnellate dalla filiera alimentare, in un’epoca in cui il riscaldamento globale sta riducendo la produttività delle aziende agricole tropicali”.
In altre parole, se passiamo alla bio-plastica, i campi dedicati al cibo dovranno competere con quelli per la plastica.
BIODEGRADABILE O COMPOSTABILE, QUAL É LA DIFFERENZA?
Molte persone confondono “biodegradabile” con “compostabile”. Biodegradabile è un oggetto che può essere suddiviso biologicamente, invece Compostabile specifica che l'oggetto soggetto a processo di biodegradazione darà origine al compost. Un materiale biodegradabile si decompone in determinate condizioni anaerobiche o aerobiche. Tuttavia, quasi qualsiasi materiale si decomporrà nel tempo in natura. Perciò occorre definire esplicitamente le condizioni ambientali precise per la biodegradabilità.
Il compostaggio è invece un processo realizzato dall’uomo, mediante il quale un oggetto si degrada in meno di 3 mesi. Per riassumere potremmo dire che “tutto il compostaggio è sempre biodegradazione, ma non tutta la biodegradazione è compostaggio”.
IL PLA É BIODEGRADABILE?
Sì, il PLA è un materiale Biodegradabile ma, nell’ambiente, gli occorrono almeno 80 anni per decomporsi, il che significa che contribuisce all’inquinamento ambientale. Per questo motivo, il PLA non deve essere gettato nell’ambiente, nelle compostiere domestiche o tra i rifiuti organici!
Il processo di biodegradazione e la sua durata dipendono da: ossigeno, umidità, temperature ed altri processi che concorrono. GLi occorre una temperatura di circa 60 °C e microbi speciali, per biodegradarsi. In natura è difficile trovare questa combinazione. È qui che entra in gioco il compostaggio industriale, che crea le condizioni necessarie per la decomposizione del PLA. Ma anche in questi casi occorrono 6 mesi perchè si decomponga.
Quindi si dovrebbe riciclare il PLA al meglio con altre materie plastiche? No, perché può disturbare il processo di riciclaggio di altre plastiche. Nell'inceneritore? Nemmeno questa è la soluzione migliore, poiché il PLA non è completamente a zero emissioni. Rimane il riciclaggio speciale del PLA, infatti, puoi trasformare i tuoi scarti in altri filamenti da riutilizzare ancora ed ancora.
COME RICICLARE GLI SCARTI DI PLA
Dicevamo quindi che il miglior modo per riciclare il PLA, non è tanto il compostaggio industriale o l'incenerimento, quanto il riciclaggio del materiale per tradurlo in altro filamento da riutilizzare a sua volta.
Felfil, una piccola azienda italiana nata da un progetto sviluppato al Politecnico di Torino, ha ideato un sistema che permette di riciclare i materiali di scarto della stampa 3D. Il loro sistema è dotato di un Trituratore di scarti di filamento (Felfil Shredder), un Estrusore di filamento (Felfil Evo) ed un Avvolgitore (Felfil Spooler).
TUTTI I PLA SONO UGUALI?
Assolutamente no, non tutti i PLA sono uguali. Nicolas Roux ritiene che non ci siano alternative più sostenibili dei filamenti di PLA: “Purtroppo, non conosco filamenti realmente ecologici e sicuri che non emettano particelle o che siano in grado di biodegradarsi da soli sul terreno o nel mare. Ma preferire dei filamenti con schede di sicurezza conformi, e prodotti in Europa (dove gli standard di produzione sono più restrittivi e rispettosi dell'ambiente) è un atteggiamento responsabile al momento dell'acquisto dei materiali”. Anche Jan-Peter consiglia filamenti europei, e dice: “Per il PLA proveniente dall’Asia, ci sono molti fornitori che non specificano cosa contengono i loro filamenti”.
I nostri filamenti di PLA, Stampa 3D Sud®, sono prodotti in Italia, secondo standard di Qualità elevatissimi e nel rispetto dell'ambiente, il tutto mantenendo un ottimo rapporto qualità- prezzo
PERCHÉ SCEGLIERE IL PLA?
Perchè è economico, ma al contempo possiede una buona rigidità e resistenza. Garantisce un precisione accurata ed una lunga durata del modello stampato. Ed infine possiede una buona resa di stampa.
Ecco alcuni trucchi per stampare questo materiale, in un prossimo post ci soffermeremo maggiormente sull'argomento.
- Consigliamo di utilizzare la ventola di raffreddamento durante la stampa del PLA, per ottenere dettagli più nitidi ed una buona resa.
- il PLA tende a deformarsi poco per questo non avrebbe bisogno del piano riscaldato, ma noi consigliamo comunque di aumentare la temperatura del piano fino ad un massimo di 60°, valutandolo in base alle condizioni atmosferiche.
- Se si riscalda il PLA, diventa più liquido diminuendone così la viscosità, realizzando dei legami più forti tra gli strati. La stampa così realizzata sarà più resistente. Perciò consigliamo di impostare la temperatura di stampa del PLA tra i 180° ed i 210°.
- Con un po' di lavoro e carta vetrata i modelli stampati in PLA possono essere levigati e lavorati post stampa.
Tutti i consigli sono basati su un esperienza decennale con la stampa 3D di service e la pratica sulle stampanti. Il PLA di nostra produzione marcato Stampa 3D Sud rispecchia queste qualità sopra citate e garantisce una ottima resa di stampa.
RIASSUMENDO
Il PLA è un prodotto di derivazione vegetale. Esso però non è compostabile. É un materiale biodegradabile, ma si biodegrada in circa 80 anni in condizioni normali, mentre se sottoposto a compostaggio industriale si biodegrada in circa 6 mesi. Non va gettato pertanto nell'ambiente come fosse materiale organico, bensì va gettato nell'indifferenziato perchè non è neppure da considerarsi una plastica normale.
Per smaltirlo nel migliore dei modi andrebbe triturato, estruso poi e avvolto per andare a formare altre bobine di filamento così da riutilizzarlo. Per questo ci viene in aiuto Felifil. Non tutti i PLA sono uguali, infatti alcuni, non essendo sottoposti a rigidi standard di produzione, non è detto che siano 100% vegetali, e spesso invece contengono altre sostanze.
Rimane il materiale più sostenibile nell'ambito dei materiali plastici, e più economico, e per questo anche il più utilizzato. É un materiale facile da stampare, con una bassa temperatura di fusione e con un'ottima resa finale.
Infine, non è un materiale eco-sostenibile, se consideriamo che essendo prodotto da una materia prima alimentare, quest'ultima viene sottratta, per la produzione del PLA alla produzione di alimenti, e questo a lungo andare potrebbe essere un problema. Ma resta comunque il più eco-sostenibile in quanto biodegradabile, a differenza delle altre termoplastiche di derivazione petrolifera.
Conoscevi realmente il PLA prima di leggere la nostra Guida ai Materiali?
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